Descrizione
La Città di Montecchio Maggiore ricorda la concittadina suor Olga Raschietti, a dieci anni dalla tragica scomparsa. Sabato 7 settembre 2024 la piazza della chiesa vecchia di Sant'Urbano verrà intitolata alla missionaria saveriana originaria del paese, assassinata in Burundi il 7 settembre 2014. Venne uccisa all'età di 83 anni assieme alle consorelle Lucia Pulici, 75 anni, di San Giorgio di Desio (Monza Brianza) e Bernardetta Boggian, 79 anni, di Ospedaletto Euganeo (Padova).
La commemorazione inizierà alle 18 con una messa nella chiesa parrocchiale in memoria della religiosa. In seguito, alle 19, è in programma l'intitolazione dell'area. Il riconoscimento a suor Olga, disposto dalla precedente amministrazione comunale, viene ora concretizzato dalla nuova giunta: nelle ultime settimane l’assessore ai rapporti con le frazioni, Giampaolo Valerio, si è infatti incontrato con i rappresentanti della parrocchia per stabilire il luogo più adatto in cui posizionare la targa.
«Suor Olga è un esempio di donna missionaria che ha donato la propria vita al prossimo: perciò il gruppo missionario Duomo, un anno dopo la sua morte, le aveva dedicato la sede che si trova presso il patronato Sant'Antonio», ricorda l'assessore Giampaolo Valerio. «Tramite la responsabile Elisa Pilati, nel periodo in cui ha ricoperto la carica di consigliere comunale, il gruppo ha proposto di intitolare una via o uno spazio pubblico a suor Olga in modo che la sua storia potesse essere conosciuta dai cittadini e dalle cittadine di Montecchio Maggiore. Così, dopo alcuni passaggi in commissione toponomastica, la proposta è stata accolta dalla scorsa amministrazione».
La religiosa montecchiana era nata a Sant'Urbano il 22 agosto 1931. Cresciuta in paese, all'età di 25 anni entrò nella congregazione delle Missionarie di Maria - Saveriane, a Parma. Alla fine degli anni '60 raggiunse il Congo, dove trascorse la maggior parte della vita. Dedicò la sua esistenza al miglioramento delle condizioni di vita, alla lotta alla fame e alle malattie, alla promozione del diritto all'istruzione dei più piccoli, soprattutto delle bambine. Nel 2010, suor Olga venne destinata alla missione di Kamenge, un quartiere popolare della periferia di Bujumbura, in Burundi. Fu uccisa nella notte fra il 7 e l’8 settembre 2014, assieme alle due consorelle, in circostanze ancora oggi non completamente chiarite.
«Suor Olga era una donna di straordinario coraggio e con una profonda dedizione verso il prossimo. Aveva scelto di mettere la propria esistenza al servizio dei più vulnerabili e bisognosi», dichiara il sindaco Silvio Parise. «Con la forza dell'amore e della compassione ha affrontato sfide difficili. Una determinazione esemplare che è stata, e continuerà a essere, fonte d'ispirazione per tutta la nostra comunità. L'intitolazione della piazza è il minimo tributo che possiamo dare per onorare e rendere indelebile la figura di questa nostra concittadina».
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Ultimo aggiornamento: 1 settembre 2024, 12:02