Descrizione
Nella mattinata di lunedì 11 novembre 2024 la piantumazione simbolica di un ginkgo biloba nel giardino del Museo Civico “G. Zannato” ha sancito la fine dei lavori di riqualificazione dello spazio verde. Un intervento nato dall’esigenza di ripristinare l’area dopo il violento fortunale dell’estate 2021, che aveva causato la caduta di numerosi alberi nel territorio comunale di Montecchio Maggiore. Tra questi, un cedro monumentale nel giardino del museo che, schiantandosi, aveva distrutto le balaustre della scalinata d’ingresso. Il Comune ha effettuato il ripristino del manufatto nella prima metà del 2023, con un investimento di quasi 32 mila euro, e successivamente ha dato il via a un progetto di riqualificazione dell'area verde del valore di 25 mila euro. Questo secondo intervento, iniziato nell'agosto del 2024, ha portato alla riduzione della zona a cortile e al contestuale aumento della superficie a prato sul fronte dello stabile comunale. Sono stati piantati due carpini bianchi, altrettanti ginkgo, vari arbusti e quattro carpini monumentali. Inoltre, con il riutilizzo di una parte del tronco del cedro schiantato è stata realizzata una scultura di Romeo, il caimano simbolo del museo: questo “legno morto”, destinato a decomporsi nel tempo, arricchirà la biodiversità del giardino grazie agli organismi decompositori. L'opera d'arte è stata inaugurata ieri mattina alla presenza degli alunni della scuola primaria “Manzoni” che hanno raggiunto il polmone verde per la messa a dimora dell'ultimo albero previsto dal progetto. L'appuntamento, organizzato in occasione della festa di San Martino, è stato anche vissuto come un'anteprima della “Festa dell’Albero” del 21 novembre, alla presenza del sindaco Silvio Parise e dell'assessore a manutenzione e decoro del patrimonio e del demanio comunale, Giampaolo Valerio.
«La conclusione dei lavori di riqualificazione del giardino del Museo Zannato, che coincide con queste ricorrenze, rappresenta per la nostra comunità un’opportunità per celebrare il profondo legame con le nostre radici rurali e la natura stessa. Questo giardino, oggi rinnovato e rinato, – ha dichiarato il primo cittadino Silvio Parise – da luogo di cultura diventa anche uno spazio di promozione dell'educazione ambientale, soprattutto per le nuove generazioni: eventi atmosferici estremi, come quello che ha colpito il nostro territorio nel 2021, ci rammentano quanto sia urgente affrontare collettivamente la sfida dei cambiamenti climatici. La piantumazione di nuovi alberi e la partecipazione dei giovani a questa iniziativa, culminata oggi con la messa a dimora di un ginkgo biloba da parte degli alunni della scuola primaria, sono gesti concreti per sensibilizzare e promuovere la cura del pianeta tra i cittadini di domani».
L'iniziativa è stata anche l'occasione per ricordare la Romeo Expedition in Argentina, avvenuta due anni fa. «Nella seconda settimana del novembre 2022, in occasione del centenario del Museo Zannato, abbiamo ripercorso le tracce di Romeo, il caimano del museo, per cercare i suoi discendenti e raccontare, attraverso la sua storia, i grandi cambiamenti ambientali avvenuti negli ultimi cento anni», ha evidenziato Roberto Battiston, curatore naturalista del museo. «Ora un nuovo caimano compare nel giardino del museo. Ci piace pensare che uno dei figli di Romeo, questa volta sia venuto a far visita al suo antenato. Un caimano non fatto di scaglie e zanne, ma di legno che, a differenza del rettile tassidermizzato nelle sale del museo, avrà il suo ciclo vitale completo. Il legno non trattato darà a questo caimano una sua vita propria. Esposto alle intemperie, agli insetti e agli organismi decompositori, invecchierà, nutrirà nuove vite e ritornerà alla terra negli anni a venire. Un “essere vivente” che divertirà i bambini in visita al museo e racconterà loro le molte storie di cui è testimone. Con questo intervento sono poste le basi per avviare un “giardino della biodiversità” che andrà ad ospitare diverse specie di fiori, impollinatori, uccelli, pipistrelli e molti altri organismi che contribuiscono alla qualità dei nostri ambienti naturali e urbani, su cui il museo potrà fare nei prossimi anni attività di educazione ambientale».
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Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2024, 08:10