Il destino di un popolo

Un innovativo gioco di ruolo al Museo Zannato tra storie e leggende celtiche

Tipo di evento:
Giornata aperta
Argomenti:
Tempo libero

Data inizio :

10 novembre 2024

Data fine:

10 novembre 2024

Il destino di un popolo
Municipium

Descrizione

Il Destino di un Popolo

Un innovativo gioco di ruolo al museo tra storie e leggende celtiche

Domenica 10 novembre ore 15.00-19.00
Museo Zannato, Piazza Marconi 17

Siamo nel 72 a.C., in un antico tempio, nascosto nel cuore del bosco sacro ai confini delle terre degli Eburoni dove ora infuria la guerra contro gli Edui, un anziano druido racconta di un sogno che ha avuto: una visione sacra, il destino del popolo celtico, un viaggio costellato di prove.

Il Museo Zannato, in collaborazione con l’A.P.S. Artefici del Fuoco, invitano a vivere la storia come mai prima d’ora! Un evento unico, per aprire al pubblico le sale del museo e viverle come druidi o antichi guerrieri celti attraverso un’esperienza immersiva di gioco di ruolo. Un tavolo, dei dadi e una compagnia di avventurieri, nella suggestiva cornice delle sale espositive, tra antiche spade e manufatti perduti, per svelare i misteri nascosti nel tempo. 

INGRESSO: gratuito su prenotazione 

INFO: Museo Zannato
0444 492565
museo@comune.montecchio-maggiore.vi.it

 

Municipium

A chi è rivolto

Età consigliata: 16+

Municipium

Date e orari

10 nov

15:00 - Inizio evento

10
nov

19:00 - Fine evento

Municipium

Costo

Gratuito su prenotazione

Municipium

Luogo

Museo civico G. Zannato

Piazza Marconi Guglielmo, 17, 36075 Montecchio Maggiore-Alte Ceccato VI, Italia

Municipium

Punti di contatto

Municipium

Allegati

11_10_Il destino di un popolo

Ultimo aggiornamento: 29 ottobre 2024, 11:20

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot