Lavora come barbiere, ma è irregolare in Italia. Scattano le denunce della Polizia Locale

Controllo della Polizia Locale dei Castelli

Data :

11 luglio 2024

Lavora come barbiere, ma è irregolare in Italia. Scattano le denunce della Polizia Locale
Municipium

Descrizione

Lunedì mattina (8 luglio 2024) la Polizia Locale dei Castelli, impegnata in un'attività di controllo sul rispetto delle norme in alcuni esercizi commerciali della zona di Alte, ha effettuato un accertamento in un'attività di acconciatore lungo via Manzoni nel territorio comunale di Montecchio Maggiore. All'interno, gli agenti hanno rilevato la presenza di un cliente al taglio barba e capelli, eseguito dall'unico operatore in quel momento addetto all'esercizio, identificato in G.Z., cittadino marocchino di 19 anni, domiciliato a Vicenza. Il giovane non ha esibito alcun documento di identificazione alla pattuglia: è stato quindi fermato e accompagnato al comando per l'identificazione, effettuata tramite i rilievi fotodattiloscopici. Dai controlli è emerso che il soggetto non si trovava in possesso di un titolo valido per la permanenza sul suolo nazionale. Per questo motivo gli agenti hanno disposto l'immediata chiusura del negozio, avviando contestualmente le procedure per l'espulsione dal territorio italiano di G.Z., azione disposta in collaborazione con la Questura di Vicenza. Il 19enne è stato anche deferito all'Autorità Giudiziaria per l'ipotesi di violazione dell'art. 10-bis del D. Lgs. 286/1998 (permanenza illecita su territorio nazionale). Il datore di lavoro del giovane, titolare dell'esercizio di parrucchiere - M.S., cittadino marocchino di 42 anni, residente ad Alonte - è stato invece denunciato per l'ipotesi di violazione dell'art. 22 D. Lgs. 286/1998, avendo assunto un dipendente non in regola con quanto previsto dalla legge per il soggiorno dei cittadini stranieri in Italia. Per la valutazione di altre eventuali irregolarità nel rapporto lavorativo sono stati informati gli enti competenti ovvero Inps, Direzione Provinciale del Lavoro e Agenzia delle Entrate.

«Il concetto di sicurezza, sia percepita che reale, si costruisce anche e soprattutto con un controllo capillare e quotidiano del territorio. Una presenza costante che ha permesso al nostro corpo di Polizia Locale di individuare questo specifico caso», dichiara il sindaco Silvio Parise. «Un plauso agli agenti e al comando ai quali la nuova amministrazione comunale fornirà tutto il supporto necessario per garantire un'efficace azione a contrasto degli illeciti». 

«La nostra azione spazia a 360 gradi: dalla disciplina stradale al rispetto del decoro, tranquillità e sicurezza urbana, senza tralasciare alcune discipline specifiche di settore, come quella dei servizi alla persona, che implicano la presenza continua di persone specializzate, a tutela del consumatore», spiega il comandante della Polizia Locale dei Castelli, Alessandro Rigolon. «In questo caso, oltre all'assenza del direttore tecnico durante l'attività, il soggetto addetto all'esercizio non era regolare né sotto l'aspetto fiscale, né tantomeno sotto l'aspetto delle norme sul soggiorno in territorio nazionale. Sono situazioni di irregolarità che possono portare a forme di sfruttamento».

Si specifica che le appena citate sono ipotesi di reato della polizia giudiziaria, soggette a successiva sussunzione da parte del giudice inquirente e che comunque, nel rispetto del principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla sopra riportata vicenda sarà definitivamente solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.

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